Uno degli argomenti che mi ha sempre intrigato è la Missione di Vita, lo scopo della propria esistenza. Non sono il primo a parlare di questo tema: le filosofie orientali lo trattano da millenni e, più recentemente, è stato affrontato nel romanzo “Le Profezie di Celestino” di James Redfield.
Riguardando un film di qualche anno fa, L’uomo che fissava le capre (con George Clooney), ho risentito parlare di questo argomento. Anche se in chiave ironica, Clooney esorta il co-protagonista a seguire il flusso perché nulla avviene per caso.
Ancor più recentemente se ne è parlato in maniera più seria nel film “Cloud Altlas”. Dato che ha toccato il tema della reincarnazione, qualcuno ha visto negativamente il film perché ha toccato le credenze religiose
Insomma, se ne parla abbastanza anche se la gente non ha le idee molto chiare a riguardo. Abbiamo davvero uno scopo più elevato o siamo qui solo per soddisfare il nostro Ego (e quello degli altri)?
Mi piace pensare che siamo qui per uno scopo più elevato e che l’Energia ci suggerisce una direzione che siamo liberi di seguire o di ignorare. Credo fortemente nel libero arbitrio e che riceviamo tanti segnali sulla direzione da seguire. Non credo in un destino rigido a cui nessuno può sfuggire. Occupandomi di PNL e di modellamento dell’eccellenza, l’idea che solo alcune persone possano ritenersi fortunate, è per me aberrante. Tutti possiamo cambiare quello che pensiamo sia il nostro destino, solo che nessuno non ci dice come fare (o forse perché non fa comodo ai soliti pochi).
Ripeto sempre a chi mi sta vicino che nulla avviene per caso, anche quelle cose che vorremmo sinceramente scansare. Certo, quando ci accade qualcosa di negativo, è quasi impossibile vederne il lato positivo. In genere questo è possibile a distanza di anni quando ormai siamo fuori dall’emozione negativa.
Questo risponde ad una delle leggi dell’Energia Universale: quella dell’Essenzialità.
L’Energia segue il percorso di minor resistenza e ci indica la direzione da seguire. Quando l’individuo si incanala e segue i segnali, tutto scorre più facilmente e si tende a comprendere meglio lo scopo della propria esistenza. Quando, invece, si ignorano i segnali, l’evoluzione dell’individuo rallenta come anche l’adempimento alla propria Mission di Vita.
I segnali arrivano tramite eventi “casuali”, frasi, telefonate o qualsiasi altra cosa che coincide (guarda caso) con una domanda interiore o con la ricerca di una direzione.
Molti di noi sono ciechi perché non li notano pur essendone immersi. Bisogna imparare ad essere più sensibili e cominciare a credere che il caso non esiste.
Se vuoi sapere come individuare lo schema della tua esistenza, comprendere la tua direzione come “unire i puntini”, ti consiglio