Uno degli argomenti più interessanti in cui mi sono imbattuto è l’effetto placebo. Il potere della mente può creare delle reazioni fisiche misurabili.
Questo i medici lo sanno e, non a caso, nella sperimentazione dei farmaci si lavora con il “doppio ceco”: né il medico e né il paziente sanno se il farmaco è reale o se è, ad esempio, una pillola di zucchero.
È interessante notare che le pillole di zucchero, in questi test, ogni tanto funzionano come se fossero farmaci reali. Ovviamente, non conviene parlarne tanto perché non è commercialmente proficuo per le multinazionali.
Bandler e Grinder (i fondatori della PNL) pensarono di commercializzare delle boccette con la scritta PLACEBO. Come puoi immaginare la cosa non è stata accolta a braccia aperte.
Personalmente mi sono imbattuto in diverse situazioni dove l’effetto placebo era lampante.
Ad esempio, verso metà degli anni ’90 seguivo un corso di PNL come allievo. Durante la pausa pranzo un mio amico un po’ burlone, cominciò a lamentarsi delle lasagne affermando che erano acide e un po’ andate a male (ovviante, scherzava).
La sua mimica era indubbiamente convincente e mostrava un viso disgustato sull’orlo dello star male.
Una ragazza che stava mangiando le lasagne con noi, si alzò e corse a vomitare in bagno.
Un altro ragazzo (presente alla scena e che aveva mangiato il medesimo cibo) si sentì male dopo qualche ora nel pomeriggio.
Tutti gli altri (compreso il mio amico) non ebbero nessun problema in quanto non avevano assistito alla scena.
Certo, so già che il “saputello” di turno liquida la cosa con “È solo suggestione!!!”.
Questa conclusione è abbastanza superficiale perché trascura il fatto che la suggestione ha un potere pazzesco se è in grado di creare delle reazioni fisiche misurabili.
Chiaramente, le credenze hanno ruolo cruciale: il mio amico è stato molto convincente (un vero e proprio attore consumato). Se uno prende una pillola di zucchero sapendo che è solo un placebo, non funziona (ecco perché si lavora con il “doppio ceco”).
In PNL ho approfondito molto il discorso delle submodalità cenetesiche con prove pratiche sul campo grazie a dei volontari, in relazione all’accesso di particolari stati fisiologici come l’ubriacatura, l’effetto di un sonnifero o (addirittura) quello della cannabis.
Il corpo ricorda la sequenza fisica di accesso ad un determinato stato. Un piennellista abile è in grado di estrarla, ancorarla nei vari punti del corpo e ricalcarla.
In questo modo il corpo (e l’inconscio) si illudono di, ad esempio, bere un bicchiere di vino. Più loops fai, più bicchieri di vino virtuali beve il soggetto con le relative conseguenze.
Ora, il seguente articolo vuole solo essere un invito ad approfondire determinati argomenti integrando tutto quello che medicina ufficiale ha da dirci.
Quindi, NON smettere di prendere farmaci senza il parere e il controllo del tuo medico. Farlo sarebbe stupido.
Nel seguente video eseguo una dimostrazione di come funzionano le submodalità cenestesiche in relazione allo stato dell’ubriacatura.
L’audio non è il massimo perché sono riprese fatte con un cellulare, ma ho inserito i sottotitoli per seguire meglio i punti fondamentali.
Guarda il video gratuito
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